19.4.13

pronostico di gara




BOICOTTATE IL GRAN PREMIO DEL BAHREIN


mi sono svegliata tardi. ho mangiato pesce alle 4 del pomeriggio. ho comprato un dizionario di mostri mitologici in arabo e un corso di italiano per arabofoni. ho mangiato biscotti per strada e poi di nuovo a casa. 

pensavo che ora dei trent'anni sarei riuscita a farmi crescere i capelli lunghi. 
mi sbagliavo su tutto e sono felice così.

10.4.13

cerco lavoro


(questo titolo potrebbe portarmi più lettori di 'tutto nel culo nodoso')


il disegno l'ho fatto per questo blog qui con il quale intrattengo una relazione aperta nella quale ognuno fa quello che gli pare e siamo tutti felici così.

mi ero ripromessa di non scrivere più nulla, visto che già farlo di (quasi) lavoro mi porta via un sacco di tempo e di energia, poi nell'ultimo periodo ho accumulato un quantitativo tale di cacca nel cervello, che forse è meglio tirarla fuori. 

ho scoperto di essere stanca di un sacco di cose. delle persone, in primis. so che non è una novità. la questione è che proprio non riesco più a vedere la buonafede nella gente, non riesco a dare il beneficio del dubbio. tu mi parli e io penso 'scemoscemoscemo'. alle volte te lo dico, altre no. e quelle che no, ultimamente, stanno superando quelle che sì. sorrido, faccio sì con la testa e tiro dritta.
sono stanca della convinzioni ideologiche delle persone. ma possibile che non si rendano conto che tutte quelle che tentano di vendermi come verità assolute, come certezze della vita, sono le stesse che fra cinque minuti contraddiranno senza batter ciglio. e guai a farlo notare, prima o dopo. non si può: ti dicono che è così e basta. non ne ho trovato uno che fosse in grado di vendermi una verità assoluta in modo convincente. ogni volta che me ne trovo una davanti, di queste verità, l'unica cosa che riesco a fare in coscienza è cambiare strada, marciapiede, amici. e funziona. mi rasserena l'anima non dovermi confrontare con l'utopia ipocrita degli altri. e forse anche non dover condividere con loro la mia, mi torna in un certo modo utile.

il discorso andrebbe articolato in miliardi di categorie e sottocategorie, alcune con nomi e cognomi, ma ho deciso già da tempo che non ne vale la pena, perché poi alla fine perdo sempre io, che per natura riesco a piegarmi all'inverosimile. a fatica, certo, e non ci dormo la notte ma per quieto vivere poi mi piego. 

non solo non ne vale la pena. ho deciso anche altre due cose importantissime per il mio stato mentale e fisico: smettere di fumare e evitare di farmi travolgere dalle cose altrui. e mi ci sto impegnando davvero tanto, con risultati abbastanza soddisfacenti. 

forse alla fine di tutto questo scoprirò che per non farmi metter sotto dalle cose degli altri sono diventata alla fine una persona un po' peggiore. ma viva. e per il momento questo mi basta.

(ah, e poi cerco lavoro sul serio. se a qualcuno ne avanza uno, che mi faccia un fischio che lo prendo io)
(mandando in giro cv e portfolio, con tanto di inutili lettere di motivazione-presentazione-spiegazione, l'unica cosa che mi veniva in mente l'altro giorno era che in pratica mi stavo esibendo a braghe calate nel tentativo di impressionare il mio ipotetico cliente-datore di lavoro. e come immagine, non aiuta mentre cerchi lavoro, no)