29.4.11

il temporale

pensavo davvero che passasse tutto, dopo la pioggia. e invece no.
e oggi sono brutta, antipatica, grassa, noiosa, svogliata, pigra, musona, ignorante, vuota. più del solito.

ho comprato un albero di basilico e uno di fucsia.
perchè sì.

26.4.11

è più forte di me


ho una rarissima malattia che mi incolla il culo al divano.
e perfino fare clic clic clic per sistemare il disegno di cui sopra mi diventa davvero difficile.
tra l'altro il disegno di cui sopra è stato fatto sul resto dell'ennesimo elenco di cazzate compilato in ufficio per far finta di fare qualcosa. sono ancora qui che aspetto che qualcuno me ne chieda conto.

(se in ufficio continua così, dovrò comprarmi altri pennarelli, perchè mi sono un po' rotta di fare tutto marrone merda)

24.4.11

If you can share with me a copy of your passport

una volta a casa ho acceso la radio.
summertime. la qual cosa mi ricorda che devo studiare, altrimenti domani steve la tromba me la suona in testa.
poi bandiera banca. la qual cosa mi ricorda che alle volte anche arrendersi è un modo per lottare.

guardo la chiave che pende sola dalla porta.
dove sono le tue amiche? pericolosamente sparse in tasca.
la cosa vietata di oggi non era il telefono cellulare, non erano le spille da balia, non era il risvolto dei pantaloni, non erano gli occhiali da vista, non erano le forcine, non era la catenina, non erano gli anelli, non erano gli orecchini.
la cosa vietata di oggi era l'anello delle chiavi.
perchè? perchè sì, perchè la cosa vietata di oggi era l'anello delle chiavi, basta.

seduta tra le altre donne, digrignavo i denti.
c'era la bambina che ho incontrato anche domenica scorsa. mi ha fatto ciao con la mano sorridendo.

tre uomini seduti in disparte sono stati fatti alzare in malo modo perchè non erano seduti nel posto giusto.
una vecchia è stata mandata via perchè si lamentava rumorosamente che non l'avevano avvisata del trasferimento del figlio.

ci sono cose che mi superano, mi stancano, mi lasciano schiacciata a terra senza forze. e senza forse. ho finito le giustificazioni, le ragioni, i tentativi di comprensione. sto per finire che l'indifferenza.

If you can share with me a copy of your passport. forse non volevo arrivare a questo punto. non so se ho scelto bene. non sono nemmeno sicura di aver scelto. non so se ho scelto il meglio per me e per le persone che mi stanno attorno.

 

21.4.11

per me son cose

(questa cosa qui sopra fa parte di una striscia mai finita. magari ci lavoro in questi giorni)

ho scoperto di avere un lettore dall'Iran. che per me son cose.

boicotto l'ufficio in favore di:
casa
divano
disegno
cucina
decisioni
musica
piedi nudi
libri




17.4.11

cose che ritornano_è forte essere depressi, ti puoi comportare male quando ti pare.

I miei amici non mi sembrano affatto degli amici, bensì gente di cui per caso non ho perso il numero di telefono.

Così mi viene da pensare che sia importante avere qualcosa che funziona, nel lavoro o nella vita privata, altrimenti non è vita, ma sopravvivenza.









e non riesco a disegnare, a suonare, a mangiare, a dormire, penso male e solo per brevi istanti. 
annaspo.














April is the cruellest month, breeding
Lilacs out of the dead land, mixing
Memory and desire, stirring
Dull roots with spring rain.

9.4.11

ratas

questo l'avevo disegnato un sacco di tempo fa per il re dei piccioni, poi mi sono sempre dimenticata di farglielo vedere, mannaggia.

ho fatto il bucato, ho messo in ordine, ho lavato i piatti, mi sono seduta sotto il sole.
casa.
mi dicono che ci si abitua a tutto. che si fa presto a trapiantarsi da un'altra parte. che il cambiamento è sempre una buona cosa.
guardo i panni stesi, la cucina pulita e il vento che muove le piante.