8.11.10

risposte

ci sono delle domande che non vengono fatte


perchè le risposte si conoscono già
o sono così poco importanti che conoscerle non vale la vita di un fiore
(qualcun altro l'aveva già detto ma io continuo a ripetermelo e ogni tanto me ne convinco)

nazionalpopolare

pp.132-133
vorrei comprare un regalo
posso scrivere il mio nome su?
fammi vedere questo collare
fammi vedere un collare di diamante
non mi fai un prezzo?

pp. 134-136
ciao, signorina
vorrei conoscerti
ti dispiace?
ieri ti ho visto al bar
sei bella
sei attraente
abiti qui?
ti piace nuotare?
i tuoi occhi sono bello
ti va di uscire con me stasera
ti posso vedere un altra volta?
quale il tuo indirizzo?
questo è un regalo per te
ti posso chiamare?
quale il tuo numero di telefono?
quando finisce di lavorare?

pp. 137-138
ciao signorina
desidero accompagnarti stanotte
spero che tu acceti il mio invito
possiamo uscire nel week end?
dove vorresti uscire?
prenderemmo la cena insieme domani?
preferisci un posto con un programma per la serata?
dove possiamo?
spero di rippetere questa serata stupenda
grazie, mi ha fatto piacere conoscerti
ti è piaciuto?

pp. 139-141
come ti chiami?
vorrei fare tardi fino al mattino
me sento vuoto stanotte
la tua bellezza mi ha trascinato
sei simpatica
vuoi venire con me?
vuoi andare in discoteca?
ti va di ballare con me
tu sei bellissima
hai un fisico stupendo
ti va di pranzare in montagna domani?
che cosa prendi da bere?
mi sento felice con te
non dimentichero mai questa serata
ti posso vedere domani?
rimaniamo in contatto

pp. 142-143
mi puoi dire dove è il piu vicino posto di polizia
io sono di...
sto all albergo...
questo il mio nome completo
ho perso il mio portafoglio
qualcuno me la rubato
nel mio portafoglio ci sono il mo passaporto
vorrei chiamare l'ambasciata del mio paese



(corso rapido di autoapprendimento 'l'Italia senza insegnante', al-Maaref, Beirut, 2006)

6.11.10

di notte_4 / colonna sonora_5

e polo: - l'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. due modi ci sono per non soffrirne. il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno,

non è inferno,
e farlo durare,
e dargli spazio.



lavoro a una cosa
mi manca il filo rosso
l'autunno di amman assomiglia solo all'autunno di amman