23.1.11

tornare a casa e trovarla buia
nessuno a cui chiedere come è andata
nessuno che mi chiede come è andata

21.1.11

requiem


per questa casa che non sa più di niente
per la mia macchina fotografica
per le cose non vissute
per le idee nate morte
per tutte le scale che domani dovrò salire da sola
per la vita chiusa in valigia
per questo inverno che non vuole iniziare
per le pause che salvano
per le paure che salvano
per tutte le parole che era meglio non dire
per tutte le parole che era meglio dire
per tutte le fini del mondo
per tutti gli inizi del mondo

torneremo e saremo più vecchie, più sagge, più sane, più vive, più morte, più vuote e berremo caffè davanti a wadi sakra e berremo vino sul tetto della città

20.1.11

colonna sonora_9

Il giorno nasce stanco
quando il mondo che ritrovi
è quello che hai lasciato
Ma ho decifrato le iscrizioni
Dicono
'Dimentica tutto ciò che svanisce
e segui solo ciò che rimane'
Il giorno nasce stanco
quando il mondo che ritrovi è quello che hai lasciato


seguo solo quello che rimane

avremo altri nomi e altri modi per perderli di nuovo


vedo idee nascere, crescere e lentamente appassire.
dimentico, tutto qui.

18.1.11

lista_ho visto_1

donne sedute per terra vendere dentifrici e henné
bambini con la divisa di scuola giocare a pallone per le strade
gatti in attesa di un boccone fuori dai bar
macellai spaccare ossa
sangue colare in strada
operai ridere in equilibrio sul ponteggio
uomini lavarsi i piedi seduti sulla soglia dei negozi prima della preghiera
ragazze ridere nascondendo la bocca dietro al libro
tè e caffè
il vento
lavatrici e pianoforti
pomodori e fragole

di(s)equilibri


non sono mai stata una persona equilibrata. non ha mai avuto niente di stabile. tutto ha sempre avuto un inizio consapevole della fine. non ho mai iniziato niente pensando che fosse per sempre.

dopo quindici mesi mi trovo a dover raccattare le mie cose, chiuderle in un sacco e portarle da un'altra parte. iniziare tutto un'altra volta.
cambierò panorama, cambierò chiavi, cambierò interruttori della luce, rubinetti, cambierò rituali, abitudini, paranoie. per poi cambiare tutto di nuovo fra un po'.

ho sempre fatto tutto da sola, in equilibrio precario. ho fatto le mie scelte da sola, di cui puntualmente da sola mi sono pentita. ora la decisione non la prendo io. la prendono gli altri e le contingenze. perchè gli altri hanno deciso, mi trovo a dover decidere anche io. di nuovo.
mi trovo a dover cercare una nuova stabilità perchè altri hanno voluto distruggere quella vecchia, cercando la loro.

ma io la stabilità l'ho vista, da lontano, e puzzava di bugia. io la mia stabilità l'ho data via tanto tempo fa in cambio di una precarietà definitiva.

non mi chiedere di essere felice, non mi chiedere di essere d'accordo, non mi chiedere di vedere la parte buona della cosa quando non la vedo, non mi chiedere di decidere quando tu hai già deciso.

11.1.11

10.1.11

lista_voglio_2


oggi sono tornata a casa e dall'altra parte del mondo c'era una persona che mi scriveva questo:
ciao Ciccia
ti voglio bene

a me.

voglio ancora tanti ritorni a casa così.

avevo deciso che



avevo deciso che non potevo più essere felice per gli altri.
se gli altri sono felici, per me non cambia niente. i miei problemi non si risolvono se si risolvono quelli degli altri.

ma, cacca, oggi sono felice per te e non ci posso fare niente.
penso che se sarai più felice mentre bevi il caffè guardando dalla finestra jebel Amman, sarò più felice anche io. penso che se sarai più felice cercando un posto al balad dove bere un tè con un nuovo amico, sarò più felice anche io.

poi penseremo anche ai miei, di problemi. che tanto lo sappiamo già che si risolveranno da soli. forse già domani.

intanto guarda: è già uscito il sole.

p.s. mi lasci in eredità una delle tue due caffettiere? forse se sarò più felice bevendo il caffè guardando dalla finestra jebel Hussein, sarai più felice anche tu.

8.1.11

cercando casa


è vero. cercando casa capitano sempre simpatiche avventurette. e si entra in contatto con un sottobosco umano notevole.

c'è la signora velata che ci caccia perchè non siamo figlie dell'islam
c'è la famiglia lurida e losca che ci fa accompagnare dalla colf cingalese a vedere l'appartamento più sudicio sulla faccia della terra e ci tiene a farci notare che deve essere ancora pulito, che non hanno avuto tempo
c'è il signor 'this...good' che ha evidentemente un problema con la gente che lavora all'ambasciata sudanese
c'è il vecchio che ci rapisce per bere il tè più lungo del mondo, si informa sul nostro status maritale e ci mostra 'le case delle filippine', sotto lo sguardo stupito della cameriera molto probabilmente filippina a sua volta
c'è la vecchia che vive in casa con il cappotto che ci consiglia di andare a vivere tutti assieme che è meglio
c'è la signora antipatica che ci tiene a sottolineare che nel suo palazzo non ci sono bambini perchè lei non li vuole i bambini nel suo palazzo
e poi ci sono quelli che bisogna richiamarli, quelli che passate più tardi che forse poi c'è uno che forse lo sa, quelli che 'mmm...difficile...', quelli che me lo dovete dire subitoadesso se la volete la casa.

ma alla fine a noi cosa ci serve? un fornello, un frigorifero, un letto, una libreria e un tavolo sotto la finestra.

ah, sì, certo, e un tetto sulla testa.

tanto il cielo azzurro e il sole amman ce li dà gratis.

6.1.11

presupposti


per ben due volte, a due persone diverse, ho detto che tutto andrà bene.
andrà bene. sopravviveremo anche a questo. siamo programmati per sopravvivere.
sono i presupposti che fregano. se quelli mancano, manca tutto.

non mi pare che ora ci siano i presupposti.