18.1.11

di(s)equilibri


non sono mai stata una persona equilibrata. non ha mai avuto niente di stabile. tutto ha sempre avuto un inizio consapevole della fine. non ho mai iniziato niente pensando che fosse per sempre.

dopo quindici mesi mi trovo a dover raccattare le mie cose, chiuderle in un sacco e portarle da un'altra parte. iniziare tutto un'altra volta.
cambierò panorama, cambierò chiavi, cambierò interruttori della luce, rubinetti, cambierò rituali, abitudini, paranoie. per poi cambiare tutto di nuovo fra un po'.

ho sempre fatto tutto da sola, in equilibrio precario. ho fatto le mie scelte da sola, di cui puntualmente da sola mi sono pentita. ora la decisione non la prendo io. la prendono gli altri e le contingenze. perchè gli altri hanno deciso, mi trovo a dover decidere anche io. di nuovo.
mi trovo a dover cercare una nuova stabilità perchè altri hanno voluto distruggere quella vecchia, cercando la loro.

ma io la stabilità l'ho vista, da lontano, e puzzava di bugia. io la mia stabilità l'ho data via tanto tempo fa in cambio di una precarietà definitiva.

non mi chiedere di essere felice, non mi chiedere di essere d'accordo, non mi chiedere di vedere la parte buona della cosa quando non la vedo, non mi chiedere di decidere quando tu hai già deciso.

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