27.5.12

è successa una cosa.

e io devo per forza di cosa trarne delle conclusioni.
ieri ero su un palcoscenico. chiamata per nome e cognome. più volte. tra il pubblico c'era gente che conosco. che non era lì per me, ovvio. e che alla fine ha preso e se n'è andata senza salutare.
non gente che conosco così, di vista. gente con cui ho festeggiato feste in rosso sul calendario. gente a cui ho mandato messaggi e mail per mesi senza ottenerne risposta.

la conclusione che ne traggo è che
DOPO TANTI TENTATIVI, HO SCOPERTO IL MODO PER RENDERMI INVISIBILE.

figo.

6.5.12

fanculo la luna





nella classifica dei satelliti che più odio, la luna si guadagna di diritto la prima posizione.
(e ricordo a tutti i romantici e a tutti gli scrittori/poeti che la luna è SOLO UN PEZZO DI ROCCIA. né più né meno)

1.5.12

mi interrogo sui meccanismi mentali della gente. sulla selezione che la gente fa delle informazioni, in entrata e in uscita. mi chiedo se qualcuno, mentre parla o mentre parlano gli altri, ascolta. mi stupisco ogni volta della superficialità con cui la gente affronta la vita, propria e degli altri. tento di ricostruire le classifiche mentali che gli esseri umani si fanno. contatti di serie A e contatti di serie B. metto in ordine le domande fatte e che non hanno ricevuto risposta. tento di collocarmi tra le priorità degli altri. cerco un posto. pianifico strategie di risalita. fallisco. domando ancora e non ottengo risposte. oppure mi sento rispondere altre cose. vedo la frenesia senza scopo con cui le persone vivono la vita. bene, grazie, e tu. studio l'orizzonte visivo dal quale è così facile sparire. sono l'unica che ascolta. sono l'unica che ha idea di tempi e spazi. l'unica che misura il tempo.