21.11.14

Famiglie siriane rifugiate nel Kurdistan iracheno



Illustrazioni e impaginazione delle guide ai servizi per i campi profughi delle province di Erbil e Dohuk (UNHCR e Upp).

2.11.14

son stati giorni duri e altri devono ancora arrivare


ho liste di cose da fare che si allungano sempre di più.
cerco il tempo che mi manca ma non lo trovo.
ho stampato i biglietti da visita seri.
l'inverno ha chiamato e dice che sta per arrivare anche qui.

28.10.14

We Love Reading_Stop Motion Animation


Dopo mesi di lavori, carte, cartine, colla vinilica, pennarelli, sposta il tavolo, sposta la luce, cambia la musica, TADAN! Abbiamo finito. Primo lavoro del neonato collettivo AVM Art Visual and Media. Yeah!

10.9.14

li abbiamo sposati (di nuovo)







si sono sposati (di nuovo). erano belli e felici come solo chi si sposa (di  nuovo) può essere. ora metteranno (di nuovo) tutte le loro cose e la loro vita assieme in una casa piccolissima dall'altra parte di milano, con un giardino piccolissimo e una porta piccolissima.

ah, l'amore (di nuovo).

15.8.14

17.6.14

(è tempo di matrimoni)

Sembra che sia stagione di matrimoni.
Uno lo seguo e lo sostengo (prestissimo aggiornamenti, se non soccombo prima), altri invece faccio di tutto per scoraggiarli.

Poi un sacco d'altro lavoro vario, già.

1.6.14

di quando sposo la gente_2



continuano i lavori attorno a questo matrimonio (non so se ci stanno mettendo di più loro a fare tutte le loro cose, o io a finire tutti i lavoretti che ho messo in piedi per questo a-p-puntate-nto).
venerdì, seduta per terra in una caldazza incredibile pure per qui, ho quasi finito questo sopra (c'è un indizio bello grosso, di quello che sarà, una volta terminato).

poi ci sarebbero un sacco di altre cose, ma non ora.

dopo i primi tre giorni di assoluta gioia per il (quasi) licenziamento, è già subentrata l'ansia da consegne...
argh!



23.5.14

disegnare un giornalino

gente di là dal confine ha messo insieme un giornalino. io ho disegnato la testata e il logo. avrei voluto metterci qualcosa di diverso, nel logo, ma la vita è strana e ci ho messo una tenda.
qui per sfogliarlo e fare finta di essere in grado di leggerlo.

19.5.14

alla fine non sono morta (ma non sto nemmeno tanto bene)



la rivista scaricabile la trovate qui
trovare il tempo per fare tutto. per il momento, ho eliminato quelle inutili ore di sonno. vediamo se così riesco a fare tutto.

17.5.14

anteprima di quello che forse lunedì (se non muoio prima)


un cliente mi chiede come fare a modificare dei file che gli ho mandato tempo fa. metti che muori e non me le puoi fare tu, le modifiche.

se non muoio prima, lunedì FLP potrebbe andare online con una mia illustrazione in copertina.
speriamo. sia per la parte della morte mancata, sia per la parte della pubblicazione.

scrivere una storia



 
dalle profondità del mio computer, riemerge questo.
così, giusto per non sentirmi in colpa per non pubblicare mai niente di nuovo (pubblico qualcosa di vecchio, che va bene lo stesso).

12.5.14

di quando sposo la gente


Elena e Fata si sposano. un sacco di volte.
io, che non mi sposo e non riesco nemmeno ad andare a dare loro un bacino (e dire che di occasioni me ne darebbero addirittura tre), faccio dei disegnini per accompagnarli e tenere loro un po' di compagnia.
questo è per il blog che racconta del loro tortuoso viaggio.
(il tram ce l'ho messo io, perchè se penso a milano e dintorni, mi viene in mente solo quello. e l'umidità, ma l'umidità era un casino disegnarla)

7.5.14

in diretta da domiz



ormai è più di un anno che 'frequento' i campi del Kurdistan iracheno. ho guidato tra le tende e i vicoli i rifugiati, ho spiegato loro come lavare le mani e quale acqua bere, come registrare nascite e come evitare incendi.
ora, ci diamo al giornalismo indipendente (quelle che vedete sopra sono la testata e il logo della fanzine scritta dagli abitanti del campo di Domiz).

1.4.14

Sulla pelle di Beldan

Questo libro qui esce in questi giorni.
Lo ha scritto Beldan, una delle persona con le quali mi sono trovata a condividere un momento piccolissimo ma importantissimo, che nel giro di qualche giorno mi ha insegnato un sacco di cose senza nemmeno volerlo/saperlo e che per me resta sempre e comunque un modello di riferimento.

Tra una colazione e una pizza a Beirut.

Una volta l'ho pure intervistata (qui) e ricordo ancora tutta la scenetta del 'no, vabbè, non farmi domande che mi vergogno...no, però, aspetta, meglio se mi chiedi qualcosa perchè non so cosa dirti. cosa vuoi che ti dica?'.

E qui ci sono i contatti di Beldan. Magari qualcuno le vuole chiedere qualcosa, la vuole conoscere (ne vale la pena), la vuole ringraziare.

#lavoriamoci_dal 5 aprile



tra le altre millecinquecento cose di questo periodo.

9.3.14

blablablagiornatainternazionaledelladonnablablabla




ricordo esattamente il giorno in cui ho visto per la prima volta questo annuncio alla tv giordana. una mattina, facendo colazione nella caffetteria del quartiere, a hummus e falafel.

ieri, nel farmi gli auguri, qualcuno mi ha fatto ricordare una cosa vecchia che avevo scritto sulle donne, tempo fa, proprio in occasione dell'8 marzo.

mi piacerebbe sul serio che invece di festeggiare la donna, tipo monumento monolitico alla forza e all'abilità sovrumana di stare al mondo senza soccombere, esempio massimo di multitasking applicato all'economia domestica e internazionale, che lo sappiamo già, che siamo brave, che lo sappiamo fare, che devirispettartiprimatuepoivedichetirispettanopureglialtri, che seibellacosìcomesei, che haiildirittoadesserefelice. ecco, invece di raccontarci di  nuovo tutto questo, ci prendessimo del tempo per insegnare agli uomini, tutti, nessuno escluso, che quello che facciamo noi, non è niente di eccezionale. si chiama vita e la possono avere tutti. la devono avere tutti. 

se empauerando una donna, empaueri tutta la sua comunità (assolutamente vero), poi prendiamo quella stessa donna e facciamole empauerizzare pure suo fratello, suo marito, suo cognato, suo cugino, il panettiere, il signore che fa la lettura del contatore, il benzinaio, l'autista del bus. mettiamo al mondo figli maschi e insegnamo loro a rammendare i calzini o a fare la torta di mele, a dire grazieprego, ad alzarsi per andare a prendere da bere di là, a fare la lavatrice e a non lasciare gli aloni sui vetri. impegnamo una sera a settimana per spiegare al nostro compagno che stirare le camicie non fa parte dell'imprinting femmineo, non ce lo passano con il latte materno, e che lo può imparare pure lui.

nel (giorno dopo al) l'8 marzo, adottiamo un uomo e insegnamogli ad essere un po' più donna. 


[mica per niente, della stessa campagna per la pianificazione familiare, fa parte anche questo video]